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Villa Torlonia, allarme rientrato: i bidoni scoperti non sono pericolosi

La ditta che ha esaminato i bidoni emersi durante gli scavi per la costruzione del cantiere del museo della Shoah ha fatto sapere che si tratta di "rifiuti non pericolosi e non nocivi"

Tanta la paura per i venti bidoni metallici apparsi in quello che dovrebbe essere uno dei polmoni verdi della città. La scoperta dei fusti durante i lavori per la costruzione del cantiere per il museo della Shoah a Villa Torlonia aveva destato la preoccupazione di tutti, in primo luogo di Legambiente, che aveva lanciato l'allarme ambientale. Ora, però, sembra tutto rientrato nella normalità.

La ditta specializzata, incaricata di effettuare le analisi su due degli otto bidoni che si presentavano parzialmente aperti, ha comunicato i risultati degli esami specificando che si tratta di resina stirenica, un rifiuto speciale non pericoloso e non nocivo. E' quanto fa sapere il Dipartimento Lavori pubblici di Roma Capitale. "I bidoni di materiale ignoto, rinvenuti durante i lavori di scavo archeologico nell’area destinata alla realizzazione del Museo della Shoah fa sapere il dipartimento -, in uno  spazio comunque esterno a Villa Torlonia, non sono pericolosi".

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