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Martedì, 19 Marzo 2024
Bologna Nomentano / Viale di Villa Massimo

Punto Verde Villa Massimo: il Comune tira le orecchie al Municipio

La Commissione Ambiente del Comune sollecita il Municipio ad accelerare i tempi per ripristinare il parco che i cittadini vogliono sia riaperto al pubblico. Chiesto anche l'accertamento delle risponsabilità, perchè "chi ha sbagliato, deve pagare"

Torna in Commissione Ambiente la complicata vicenda relativa alla gestione del parco di Villa Massimo. L’area verde resta infatti inaccessibile ai cittadini, mentre la zona dedicata al ristoro continua ad essere fruibile, secondo le testimonianze di alcuni residenti, anche fino alle 2 di notte. Sul Punto Verde, pende però una sentenza del Consiglio di Stato , che di fatto invalida la concessione ottenuta dal Comune. Senza che, per ora, questo abbia prodotto alcun tipo di risultato.

IL PARERE VINCOLANTE ED I SOLLECITI - Durante la Commissione svoltasi nella tarda mattinata, cui hanno preso parte funzionari della Polizia Locale, del Dipartimento Ambiente,  dell’Ufficio di scopo capitolino e dell’UOT municipale, è stato chiarito l’iter amministrativo cui il procedimento è giunto. “Questa vicenda ha avuto una fase decisiva con la scoperta di un vincolo di assoluta tutela nella villa – ci ricorda a latere dell’incontro, il Presidente della Commissione Ambiente Athos de Luca – che però  non era stato reperito. Di fatto questa situazione ha attivato l’Ufficio di Scopo per annullare tutti gli atti deliberati, comprese le concessioni rilasciate dal Comune. Inoltre, trattandosi di opere abusive, l'Ufficio si è attivato per procedere alla loro demolizione ”. La situazione, non è parsa troppo lineare. “Abbiamo sollecitato il Municipio che è esecutore dell’ordinanza di Roma Capitale, affinchè siano accelerati i tempi per gli atti relativi alla sospensione della commercializzazione ed al ripristino delle opere”ha infine ricordato il Presidente della Commissione Ambiente.

LE RESPONSABILITA' - L’assenza del parere della Sovrintendenza di Stato, come ha sottolineato De Luca, è stato decisivo per lo sviluppo della vicenda. Gemma Azuni, Vice presidente dell’Assemblea Capitolina, nel suo intervento in Commissione, ha posto l’accento sulle responsabilità. “Chi ha sbagliato, deve pagare. Io credo che la verità debba emergere – ha ricordato in riferimento alla mancata richiesta di parere alla Sovrintendenza –chiedo quindi atti di rivalsa nei confronti di quei dirigenti che hanno sbagliato”. A margine di queste considerazioni, la Consigliera Azuni ha chiesto anche “la nomina di un coordinatore dei RUP, quando intervengono più dipartimenti. Altrimenti i tempi si allungano e ne derivano effetti dannosissimi”.

LA RICHIESTA DEI CITTADINI - A proposito di tempi lunghi, Emanuele Iannuzzi, portavoce del Comitato Riapertura Villa Massimo, ci ha ricordato che “è dal luglio 2013 che stiamo chiedendo che venga riaperto il parco e restituito alla cittadinanza. Io - nell’intervento in Commissione Ambiente - ho posto l’attenzione sul fatto che si dimentica sempre che  il parco è chiuso ed i cittadini ne soffrono di questa chiusura. Oggi si è discusso a lungo di chiudere ed abbattere anche il bar di Villa Massimo, e tuttavia  non mi sembra si sia affrontato  adeguatamente il tema della riapertura di tutta l’area. Lo scopo – conclude il cittadino - dovrebbe essere però quello di restituire il parco alla cittadinanza”.

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