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San Lorenzo, il palazzo di via dei Sabelli va messo in sicurezza: i lavori agli inquilini

Lo scrive il dipartimento capitolino Tutela Ambientale e Protezione Civile: "L'edificio presenta lesioni su pareti portanti". La diffida ad effettuare i lavori è indirizzata ai condomini

A gennaio avevano denunciato, proprio su Romatoday, che il loro palazzo di via dei Sabelli 100, dopo l'inizio dei lavori di demolizione e ricostruzione delle adiacenti ex fonderie Bastianelli, aveva iniziato a mostrare delle crepe. Nei giorni seguenti, con l'aiuto di uno studio legale, hanno anche avanzato un ricorso,  il cui dibattimento è fissato per il 19 marzo, per chiedere un provvedimento cautelare per la nomina di un tecnico super partes che stabilisca la causa dei danni. Da qualche giorno infine i problemi al palazzo sono diventati ufficiali: lo storico palazzo nel cuore di San Lorenzo, adiacente al cantiere dove verranno realizzati una cinquantina di mini appartamenti, va messo in sicurezza.

La conferma è scritta nero su bianco in una  determinazione dirigenziale, la 111 del 23 gennaio 2015, recapitata però agli inquilini una ventina di giorni dopo, indirizzata all'amministratore del condominio e firmata dal direttore del dipartimento Tutela Ambiente e del Verde Protezione Civile. Le crepe, già certificate anche da un verbale dei vigili del fuoco, sono state riconosciute come pericolose. Il documento parte dalla considerazione che “l'edificio in oggetto, realizzato in muratura portante, presenta lesioni su pareti portanti e solai”. Confermando inoltre che “il quadro fessurativo dello stabile [...] potrebbe evolversi negativamente nel tempo con il verificarsi di eventuali cedimenti e/o distacchi”.

VIDEO/1 - Crepe a casa di Daniela

Per il dipartimento, che si appella al Regolamento generale edilizio del Comune di Roma, mettere in sicurezza la palazzina spetta ai suoi residenti che, di conseguenza sono chiamati a mettere mano al portafogli. Con buona pace del fatto che gli inquilini abbiano chiesto alla stessa amministrazione pubblica, tramite diverse segnalazioni ai competenti uffici municipali, di verificare l'origine di un fenomeno comparso in seguito all'avvio di un cantiere autorizzato dalla stessa amministrazione capitolina. Ai residenti di via dei Sabelli 100 la possibilità di far ricorso al Tar.

Nel documento si diffida “la proprietà dello stabile” a nominare un tecnico abilitato per “accertare le cause delle lesioni” e individuare gli interventi necessari “al ripristino delle condizioni di sicurezza”. E ancora. Provvedere “a far eseguire i lavori” la cui esecuzione dovrà essere poi comunicata allo stesso dipartimento, al municipio e alla polizia di Roma Capitale. Pena: “Sanzioni e adozioni dei provvedimenti del caso” da parte degli uffici municipali competenti incaricati di controllare che il provvedimento venga messo in atto.

VIDEO/2 - Crepe a casa di Rosetta

Continua il documento: “Il tecnico medesimo (quello nominato dagli inquilini della palazzina di via dei Sabelli 100, ndr) al termine dei lavori dovrà inviare, agli Uffici sopramenzionati, certificato redatto su carta legale, attestante che, a seguito delle verifiche effettuate e degli interventi eseguiti 'è stato eliminato ogni pericolo per l'incolumità delle persone'” rifacendosi agli articoli del codice civile e di quello penale che trattano la “responsabilità civile per danni cagionati dalla rovina di un edificio” e quella penale “per omissioni di lavori in edifici o costruzioni che minacciano la rovina”.

Anche il municipio II è a conoscenza della problematica sollevata dagli inquilini di via dei Sabelli 100. “I cittadini ci hanno inviato della documentazione  che noi abbiamo rigirato a 'livello centrale' al Dipartimento Urbanistica” spiega a Romatoday l'assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica Assunta Satoriello. “Il problema non è direttamente di nostra competenza ma continueremo a vigilare sui suoi sviluppi”.

Intanto dagli uffici capitolini ai Lavori Pubblici, da cui dipende il dipartimento in questione, comunicano che la determinazione dirigenziale nasce all'interno di un iter tecnico. Un 'atto dovuto' di fronte alla verifica di un eventuale pericolo, in questo caso le crepe del palazzo, che non può entrare nel merito delle responsabilità ma limitarsi ad agire di conseguenza a quanto emerso dalla perizia tecnica. Ovvero che il palazzo di via dei Sabelli 100 andrebbe messo in sicurezza, appunto.

San Lorenzo, crepe nel palazzo adiacente il cantiere in via dei Sabelli

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