Movida a San Lorenzo, raid contro i residenti: squarciate le gomme di 37 auto
Dopo l'ennesima notte di bagordi i residenti di via degli Ausoni, via dei Sabelli, via degli Enotri, via dei Piceni e piazza dei Sanniti si sono ritrovati con gli pneumatici fuori uso
Una gomma per ogni auto, tanto per rendere inutilizzabili i mezzi. Brutto risveglio per i residenti di San Lorenzo quello di domenica mattina. Trentasette le gomme squarciate tra via degli Ausoni, via dei Sabelli, via degli Enotri, via dei Piceni e piazza dei Sanniti. Una rappresaglia contro i residenti che ormai da anni lottano contro il fenomeno della movida selvaggia. A confermare quest'idea il fatto che, poco dopo le 3 di notte, i citofoni degli abitanti della zona hanno suonato all'unisono. Dall'altra parte insulti e parole di ogni tipo.
"Non avevamo fatto troppo caso all'accaduto", ci confessa una residente. "E' una cosa che purtroppo succede tutti i week end. In tanti qui abbiamo messo i silenziatori ai citofoni. Io personalmente sabato me l'ero scordata ed ho dovuto sorbirmi la suonata sfrenata". La vera sorpresa c'è stata nel vedere le gomme forate la mattina. Un pneumatico per ogni auto, tanto per rendere inutilizzabili i mezzi. Sul posto sono stati chiamati i Carabinieri di Piazza Dante che hanno contato 37 gomme squarciate.
Un livello dello scontro sempre più alto. Cosa c'è dietro? Le ipotesi sono diverse. C'è chi parla di una vendetta dei pusher, chi di ragazzata, chi di rappressaglia da parte di chi si sente danneggiato dalle continue denunce dei comitati.
Da anni a San Lorenzo la questione movida sta degenerando. Il comitato "Ausoni dice basta" si batte contro il proliferare di finti locali che portano all'assembramento in strada, con relativi disagi per i residenti. In Campidoglio c'è un progetto di delibera che punta a combattere questo tipo di locali che "ieri erano rivendite di frutta, oggi si sono trasformati in gallerie d'arte", raccontano i residenti. "La costante è la somministrazione d'alcol a basso costo, certificata da cartelli che pubblicizzano i prezzi stracciati. Uno specchietto che porta migliaia di ragazzi ad assembrarsi. E a rimetterci siamo sempre e comunque noi residenti".
