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Martedì, 23 Aprile 2024
San Lorenzo San Lorenzo / Via dei Corsi

Palazzine Ater San Lorenzo: "Mi vendono casa e non ho i soldi per comprarla"

Nonostante la smentita di Ater, l'unico atto ufficiale resta la raccomandata in cui si avvisa delle procedure di vendita. Residenti spaventati: "Questa case non sono di Ater, sono nostre"

Ha gli occhi stanchi di chi non dorme più la notte, da tanti giorni. Forse troppi. Quando sente pronunciare Ater fa una smorfia. Come un sorriso amaro, pieno di delusione. E di paura: il terrore di essere 'cacciato' da casa sua e di finire per strada. Sì, proprio così. Perchè il signor Tommaso è una delle 140 persone che abitano le palazzine dell'Ater in via dei Corsi, in quanto reduci del lutto provocato dal bombardamento del '49. Fa parte di una di quelle 90 famiglie che, dal 28 febbraio, non sanno più se avranno un tetto sulla testa. Nonostante le smentite di Ater.
L'UNICA CERTEZZA - "Quel giorno per me è stata una vera doccia fredda - dice Tommaso - è bastata una lettera per farmi crollare il mondo addosso". Una raccomandata, a firma Ater, nella quale i residenti venivano 'invitati' ad acquistare le case che, altrimenti, sarebbero state messe all'asta. Dopo qualche giorno l'azienda fa marcia indietro, spiegando che "la vendità sarà limitata solo a chi occupa già quelle case". Sembrerebbe una vittoria dei cittadini ma Tommaso riflette: "Non c'è niente di ufficiale. L'unica carta che io posso toccare con mano è la raccomandata che mi ha cambiato la vita".

Le palazzine dell'Ater in via dei Corsi a San Lorenzo

ATER PROPRIETARIA - "L'Ater del Comune di Roma porta a conoscenza della S.v. che intende procedere alla vendita dell'alloggio indicato in oggetto, di proprietà di quest'azienda", si legge nella busta gialla della discordia. Molto semplicemente, significa che l'Ater ha deciso di vendere le case. Legalmente, l'azienda territoriale capitolina può farlo perchè quelle case sono realmente di "sua proprietà". Le palazzine, infatti, furono costruite con i soldi del Piano Marshall e date al Comune. Lo stesso Comune che, poi, ha rinunciato al diritto di prelazione, lasciando le case a disposizione dell'Ater. 

Palazzine Ater San Lorenzo: la protesta degli abitanti

CASSE VUOTE - Ciò che sorprende, però, sono i motivi. E i residenti si sono fatti un'idea, bene espressa sugli striscioni. "Le casse dell'Ater sono vuote come mai prima e quindi i nostri soldi servono per pagare stipendi e liquidazioni agli alti dirigenti dell'azienda. Tutto questo è assurdo. Così come è assurdo che per casa mia, di 50 mq, mi abbiano chiesto 245 mila euro". I prezzi, infatti, sono stati calcolati tenendo conto del reale valore di mercato. Per versare la cifra richiesta "abbiamo tre o cinque anni - spiega Tommaso - ma io ho perso il lavoro e non so dove trovarli questi soldi. Se non paghiamo, però, c'è il serio rischio che la procedura di vendita parta. E una volta partita - dice con grande amarezza - è impossibile fermarla". 

Palazzine Ater San Lorenzo: la raccomandata arrivata agli abitanti

ZERO MANUTENZIONE - "In cinquant'anni non abbiamo mai visto nessuno dell'Ater - continua, come a volersi sfogare - La manutenzione dei palazzi spetterebbe a loro ma abbiamo fatto sempre tutto noi a nostre spese. Partendo dalle cassette delle poste per finire con la riverniciatura dei palazzi". Palazzi che, visti da dentro, sembrano cadere a pezzi. Crepe nei muri, intonaci che si staccano e balconi 'mangiati' dal tempo. Vivere là sembra quasi pericoloso, ma le novanta famiglie non hanno nessuna intenzione di lasciare quel posto. "Perchè questa è casa nostra"

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