San Lorenzo, si riaccende la mobilitazione sul Parco dei Galli: "Giù le mani"
Lunedì mattina, 18 luglio, dovrebbero avvenire le operazioni di riconsegna ad un privato di parte dell'area verde. Ma i cittadini non ci stanno e si danno appuntamento per le 7 del mattino
"Giù le mani dal Parco dei Galli". I cittadini di San Lorenzo tornano a mobilitarsi per difendere il Parco dei Galli, un'area verde, stretta tra via dei Piceni e via del Verano. Il 18 luglio, spiegano, è stata fissata "la riconsegna di un'area del parco" ad un privato che ha rivendicato la proprietà di parte di quell'area. Un primo tentativo di riconsegna era avvenuto il 4 marzo scorso ma in quella data la mobilitazione della cittadinanza e la presenza di alcuni rappresentanti delle istituzioni municipali hanno rimandato le operazioni. Per lunedì mattina è stato lanciato un nuovo appuntamento alle sette di mattina.
LE RICHIESTE - "Anni di immobilismo da parte del Comune di Roma hanno portato a questa situazione: uno dei pochi spazi verdi di San Lorenzo rischia di diventare poco più che un'aiuola" la denuncia sulla pagina Facebook che invita la cittadinanza a partecipare. "Chiediamo con forza l'esproprio, pretendiamo la sopravvivenza del parco senza dare altro spazio alla speculazione edilizia. San Lorenzo ha bisogno di verde pubblico non di cemento".
IL PARCO DEI GALLI DIMEZZATO: TUTTA LA STORIA
LA STORIA - Tutto inizia nel 2003 quando “per sottrarre l'area alla speculazione” si legge in una lettera firmata dagli assessori municipali al Patrimonio e all'Urbanistica, Emanuele Gisci e Assunta Santoriello, un gruppo di residenti decise di far diventare quell'area un parco accessibile a tutti. Venne avviato un percorso con l'allora III municipio, poi diventato II, e da qualche anno, attraverso il Servizio Giardini comunale, è stato dato in assegnazione all'associazione Sportiva Popolare San Lorenzo, che in via dei Volsci gestisce anche la Palestra popolare di via dei Volsci. Il proprietario di parte di quel terreno, Bruno Gavini, è ricorso al giudice e il 13 marzo del 2014, con sentenza numero 6599, il Tribunale ordinario di Roma ha stabilito che una parte del parco è di sua proprietà. Quanto deciso dal giudice viene confermato anche dal Tar del Lazio che, con sentenza 14198, accerta “l'obbligo” di Roma Capitale a dare seguito a quanto stabilito dal Tribunale di Roma l'anno precedente.
