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Bologna Piazzale della Stazione Tiburtina

Risse, bivacchi e spacciatori. Stazione Tiburtina è un girone infernale: "Qui c'è il coprifuoco"

Il quartiere in rivolta dopo l'ennesimo episodio di violenza in pieno giorno: "Siamo ostaggio di guerra tra bande, ci sentiamo abbandonati"

L'autostazione Tibus, nonostante videocamere e sorveglianza stringente, nelle mire dei narcos e dei corrieri della droga che la utilizzano sempre più come crocevia per il traffico di stupefacenti; gli spazi sotto la sopraelevata da abbattere trasformati in latrina e dormitorio a cielo aperto dove il bivacco è continuo. Le vie intorno alla stazione ostaggio di parcheggiatori abusivi e mendicanti molesti. La zona di Tiburtina è un girone infernale. 

A Stazione Tiburtina rissa in pieno giorno

Scippi, aggressioni e risse sono ormai all'ordine del giorno. Proprio ieri l'ennesimo episodio sotto gli occhi di residenti e passanti: in via Teodorico cinque uomini sono venuti alle mani in strada, davanti ai negozi di zona, in pieno giorno. La colluttazione tra le auto in sosta, le urla, le imprecazioni e poi la fuga per le vie del quartiere costretto, ancora una volta, ad attestare il suo declino più totale. 

Narco Tibus: l'autostazione crocevia per la droga. I residenti la difendono: "Unica area controllata" 

I residenti: "Siamo assediati da guerra tra bande"

"Qui è in atto una guerra tra bande, tra nazionalità. Siamo assediati da parcheggiatori abusivi, spacciatori e sbandati. A farne le spese sono sempre i residenti e i passanti, i romani per bene e i turisti" - tuona Lorenzo Mancuso del Comitato Cittadini Stazione Tiburtina. 

A detta di tutti intorno allo snodo ferroviario i controlli non mancano, anche i deterrenti messi in campo da Tibus contro la criminalità sembrano validi e irrinunciabili. 

"Eppure non bastano. Il problema deve essere estirpato alla radice: non possiamo permettere che scelte scellerate, come la distribuzione di pasti sotto la sopraelevata o l'ambulatorio mobile, trasformino il quartiere in un gigantesco bivacco. Non si può permettere alle persone di dormire sotto i ponti o a mangiare sui marciapiedi in mezzo ai topi. Il Comune dispone oltretutto di un patrimonio immobiliare immenso che potrebbe essere utilizzato per togliere queste persone dalla strada e dar loro assistenza" - sottolinea ai microfoni di RomaToday, Mancuso. 

"Da tempo abbiamo chiesto un sistema di videosorveglianza, ma il Comune latita. Non sta facendo il suo dovere consentendo bivacchi e insediamenti. Il Campidoglio - sottolineano dal Comitato di Tiburtina - riprenda possesso del territorio con regolamenti stringenti e presenza: non sia spettatore non pagante dell'insicurezza della città". 

L'accusa di FdI: "Bomba sociale all'ombra di Stazione Tiburtina"

Un'accusa di lassismo che arriva anche da Fratelli d'Italia. "Da tempo i cittadini denunciano il loro stato di disperazione: di fatto nessuno li è più libero di muoversi, di rientrare a casa, di camminare tranquillamente nel loro quartiere. Le finte politiche buoniste messe in piedi da volontari e associazioni caritatevoli, oltre alla presenza di insediamenti abusivi e parcheggiatori, hanno creato una vera e propria bomba sociale pronta ad esplodere" - ha commentato il consigliere in Municipio II, Holljwer Paolo. "Chiediamo - ha aggiunto accusando dello sfacelo Comune e Municipio - che si prendano provvedimenti seri per tutelare residenti e zona". 

Rinascita Tiburtina: "Qui è come vivere con il coprifuoco"

Un quartiere che si sente in ostaggio. “L’ultima rissa è la conferma che qui c’è una chiara situazione di insicurezza. Siamo circondati da gruppi di sbandati, spacciatori e delinquenti. I controlli ci sono ma non bastano: ci sentiamo soli. Siamo esasperati e arrabbiati, non ci sentiamo liberi e sicuri di uscire soprattutto quando arriva la sera. Qui - rileva Nella Vecchia, presidente di Rinascita Tiburtina - è come vivere con il coprifuoco”. 
 

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