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Marciapiedi come aree gioco e parcheggi da abitare: il quartiere ‘immaginato’ dai cittadini di San Lorenzo

I cittadini della Libera Repubblica di San Lorenzo hanno inviato una lettera all'assessorato all'Urbanistica e al II municipio

Gli ‘spazi pubblici’ nei quartieri sono tanti, molti però non sono abitati. Nella maggior parte dei casi sono solo attraversati, come i marciapiedi, e chi si sofferma sembra più un intralcio, o considerati dei vuoti da riempire, soprattutto di auto o attività commerciali come i tavolini dei ristoranti o i banchi del mercato e quando questi non ci sono semplicemente ci sembrano vuoti. O ancora degli scarti tra un luogo e un altro. In altri casi ancora non sono accessibili. Molti di questi, però, possono essere ripensati per nuove funzioni. Ed è proprio questa l’idea che i cittadini della Libera repubblica di San Lorenzo hanno messo nero su bianco in una lettera inviata all’assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Luca Montuori, e alla presidente del II municipio, Francesca Del Bello. Piazze, giardini, strade, marciapiedi. L’epidemia di Coronavirus, scrivono, ha messo in luce “una duplice evidenza”.

La prima “è la necessità di ripensare il modello di sviluppo della città in direzione della sostenibilità ambientale (verde, ciclabilità, ecc.)”. La seconda riguarda “la centralità dello spazio pubblico ripensato per nuove e molteplici funzioni”, scrivono nella lettera. “Il ripensamento dei luoghi pubblici, inoltre, non può che passare per l’individuazione di nuovi spazi urbani che possano ospitare attività didattiche ed esperienze educative, di svago, di socializzazione, di incontro, capaci di trasformare il necessario distanziamento fisico in esperienza innovativa”. I cittadini hanno così individuato aree, quadranti, parcheggi sotto utilizzati “che potrebbero facilmente acquisire funzioni utili ai cittadini di tutte le età” ed essere “trasformabili in luoghi di aggregazione in distanziamento fisico”.

Serve un progetto ma si tratta anche di vedere in quello che c’è ciò che ci potrebbe essere. Nella loro prima azione di rivendicazione di questa nuova mappa, per esempio, i cittadini hanno utilizzati pennelli e vernice colorata. Martedì 30 giugno si sono dati appuntamento in via dei Peligni e hanno reso evidente, con pittura verde, rossa e blu, l’esistenza di uno spazio che è sempre stato sotto gli occhi di tutti ma che di solito è pieno di auto anche se non è un parcheggio, proprio tra il Parco dei caduti del 19 luglio 1943, nella parte dell’area giochi, e un istituto scolastico. Del resto, uno dei ragionamenti, se si può rinunciare a qualche parcheggio per permettere a bar e ristoranti di continuare la loro attività perché non lo si può fare anche per permettere di creare degli spazi per il quartiere? Che ruolo può avere lo spazio della città nella ricerca degli spazi scolastici ed educativi adeguati alle nuove esigenze sanitarie?

Ed è proprio questo uno dei quadranti che, per i cittadini, “riveste particolare rilievo”. Il quadrilatero Peligni-Tiburtina Antica-Corsi: “lo spazio è in grado di congiungere il Parco dei caduti e l’Istituto comprensivo Borsi e di ospitare percorsi bike, pattini, monopattini, ecc. per bambine/i. Oggi parcheggio sotto utilizzato, quello di via dei Peligni, si potrebbe facilmente riconvertire come ampliamento del Parco e spazio all’aperto anche per attività educative in vista del nuovo anno scolastico. Particolarmente interessanti, poi, per interventi di urbanismo sperimentale si mostrano anche gli spaziosi marciapiedi di via Tiburtina Antica”.

C’è poi il quadrante Sabelli-Sardi-Marsi, “che comprende nido, scuola dell’infanzia, scuola elementare, liceo, facoltà di psicologia e il laboratorio Grande cocomero”. Un vero e proprio “nodo strategico in ambito educativo, soprattutto alla luce di quanto circola in merito all’organizzazione di tempi e spazi didattici a partire dal prossimo mese di settembre e rispetto al quale genitori e scuola stanno cercando soluzioni”. I marciapiedi che lo circondano sono abbastanza ampi, ci sono molti spazi delimitati per auto e motorini senza contare che il quadrilatero si chiude su piazza dell’Immacolata.

Nell’elenco non poteva mancare Piazza dei Sanniti dove già da tempo alcune fioriere delimitano lo spazio antistante al Cinema Palazzo. Una sorta di cortile al centro del quale è cresciuto anche un tiglio, utilizzato per attività all’aperto e giochi per bambini. Nelle scorse settimane, dietro le polemiche relative allo ‘spostamento’ dei parcheggi che lì sono stati tracciati c’è stato anche un tenativo da parte delle istituzioni comunali di rimuovere le fioriere. I cittadini però rilanciano prospettando la possibilità di ricavare altri due spazi che potrebbero essere utilizzati per le attività della Palestra Popolare o del Centro anziani.

Infine il quadrante di via dei Lucani dove ormai da mesi è stato avviato un confronto tra l’amministrazione e i cittadini in merito alla trasformazione dell’area di proprietà privata che, oggi, è in buona parte sottoutilizzato o addirittura abbandonato. In attesa che l’iter urbanistico prosegua i cittadini della Libera Repubblica di San Lorenzo hanno individuato nella riarticolazione del parcheggio antistante il Borghetto dei Lucani, tra via dei Bruzi e via degli Anamari, una possibile anticipazione del progetto elaborato per la Manifestazione di interesse. “L’ipotesi prevede un approccio evolutivo e per fasi attraverso la predisposizione di una rete di alberature prima in vaso e poi piantate, come simbolo dell’obiettivo primario di riportare la natura in città per il benessere dei cittadini”, scrivono. “Infine le azioni previste ipotizzano anche una sperimentazione di Citizen Science applicata al rilevamento della qualità dell’aria con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dei cittadini e co-costruire ipotesi di mitigazione”. 

In attesa di un confronto con le istituzioni sull’uso degli spazi del quartiere i cittadini della Libera Repubblica di San Lorenzo hanno già annunciato nuove azioni a colpi di colore. Esperienze simili in altre città li hanno chiamati ‘progetti tattici’, un vero e proprio movimento a livello globale “che si pone l’obiettivo di affrontare riqualificazioni sostenibili, attraverso un approccio che fornisca risposte concrete  a domande di cambiamento che restano inascoltate e si sviluppano tramite l’empowerment dei cittadini”. Qualcuno, però, tra le persone scese in strada parla di “utopia” necessaria a immaginare spazi capaci di accogliere tutti, in modo libero, aperto e sicuro.

Interpellato in merito alla lettera della Libera Repubblica di San Lorenzo l’assessorato all’Urbanistica del Comune di Roma ha fatto sapere: “La rigenerazione urbana non può che passare da chi vive il territorio, dai cittadini agli stakeholder. Appena saranno ufficializzati i risultati del programma di via dei Lucani organizzeremo un incontro sul territorio per presentare ai cittadini i risultati e discutere insieme dei bisogni e delle necessità a partire da via dei Lucani per poi ampliare ad una riflessione sul verde pubblico così come richiesto”. 

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